Decalogo dell’alpinista

Categoria: Notizie

Partir con tempo stabile,

cielo sereno, d’ogni gioia è fonte

pria di partir scruta l’orizzonte.

 La giusta via conoscere,

studiati guida e carta, marce e soste,

dove l’acqua trovar, dove il buon oste.

Parato alle intemperie,

scarpe solide usate, ben chiodate,

calze e vestiti di lana anche d’estate.

Portar l’indispensabile,

nel sacco il necessario, i soldi intasca

e tappa bene il vino in fiasca.

Le incontinenze escludere,

frugale il pasto, vino poco e schietto,

col gallo in piè con le galline a letto.

Proceder lento e vigile

Pietra non far cader, saggia l’appiglio,

sol chi esperto si sa, sfidi il periglio.

Alla fatica un limite,

né troppo ti stancar se vuoi l’incanto

all’anima serbar e al labbro il canto.

Non profanar l’ospizio,

ama il rifugio tuo fedele usbergo,

sia la capanna tempio più che albergo.

Alto elevar lo spirito,

in vetta tendi l’animo all’invito

di questi silenzi: ascolta l’infinito.

Comitiva omogenea,

compagni schietti e buoni, adatti a te:

siate non più di cinque e almeno tre.

 

(dal calendario gite 1973 della SAT sez. Riva del Garda)